Novità per aprire una srl semplificata

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srls abolito limite di età

Come aprire una Srl semplificata: novità in tema di requisiti e costi

Il Decreto Lavoro 76/2013 ha introdotto importanti novità in tema di requisiti per la costituzione di una srl semplificata, abolendo:

  • Il limite di età per la costituzione di 35 anni, stabilito dalla precedente normativa.
  • L’obbligo di scegliere come amministratori, esclusivamente, i soci.

L’art.9 del D.L. 76/2013 ha così operato una grande semplificazione nel sistema del diritto societario, stabilendo che una persona fisica può costituire una s.r.l. semplificata senza vincoli di età e senza pagare i diritti di segreteria e l’imposta di bollo. Inoltre, facendo seguito a quanto stabilito dal D.M. 138/2012, qualora si utilizzi lo statuto standard non si devono pagare le spese notarili.

Superato il vincolo di età, è venuta meno l’esigenza di prevedere,per i maggiori di 35 anni di età, la cosiddetta srl a capitale ridotto. Le srl a capitale ridotto, in forza del decreto, sono abrogate e quelle già costituite presso il Registro delle Imprese sono rinominate, ex lege, società a responsabilità limitata semplificate.

 Adempimenti e Costi per aprire una srl semplificata

Ecco le spese che non si devono sostenere per aprire una srl semplificata:

  • Atto Costitutivo: non si paga se si impiega il modello standard previsto dal D.M. 138/2012. In questo caso il notaio deve controllare i requisiti senza richiedere il pagamento degli onorari. Entro 20 giorni deve depositare l’atto di costituzione per via telematica con il software ComUnica al Registro delle Imprese.
  • Esenzione del pagamento dei diritti di segreteria e del bollo.

Ecco le uniche spese che vanno sostenute per avviare una srl semplificata:

  • Diritto Annuale alla Camera di Commercio (circa E.200,00).
  • Denuncia di inizio attività Ccia pari a E 30,00
  • Imposta di registro per le imprese pari a E.168,00.

 I requisiti per aprire una srl semplificata con le novità del D.L. 76/2013

L’atto costitutivo della srl semplificata deve essere redatto per atto pubblico e deve contenere:

  • I dati anagrafici dei soci.
  • La specifica che si tratta di srl semplificata.
  • Capitale sociale compreso tra uno e 10mila euro.
  • Gli amministratori che, alla luce di quanto previsto dal decreto lavoro, possono essere anche diversi dai soci della srl semplificata. In questo modo il legislatore ha riconosciuto alla srls pari dignità della srl ordinaria.
  • L’atto costitutivo deve rispettare e contenere gli elementi previsti dal modello standard ma è possibile per i soci introdurre clausole aggiuntive ad hoc (in questo caso è da concordare l’eventuale onorario da corrispondere al notaio).

Altre modifiche alla s.r.l. semplificata operate dal D.L. 76/2013

  • Cessione di Quote: a seguito delle riforme operate dal suddetto decreto, è ammissibile l’alienazione di quote di s.r.l. s. a soggetti di qualsiasi età, purché siano persone fisiche.
  • Capitale Sociale: la disciplina delle s.r.l.s. prevede che il conferimento sia fatto, obbligatoriamente, in denaro al momento della costituzione. Tale obbligo è stato spiegato in relazione alle esigenze di semplificazione e riduzione dei costi che sono alla base della srl semplificata.

Novità per le Start-Up Innovative

Le start – up innovative sono un nuovo modello societario istituito dal D.L. 179/2012 che prevede particolari deroghe alla disciplina delle s.r.l. Nell’ottica della semplificazione, il legislatore è intervenuto semplificando ulteriormente la disciplina in materia di start – up innovative, rendendo i requisiti meno stringenti.

Ecco gli interventi del Legislatore nello specifico:

  • E’ abrogata la disposizione per la quale i soci persone fisiche al momento della costituzione e per i successivi 24 mesi dovevano detenere la maggioranza delle quote o azioni rappresentative del capitale sociale e dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria.
  • Passa dal 20% al 15% l’importo delle spese di R&S rispetto al maggior valore tra costo e valore della produzione.
  • Rientrano nel regime agevolato tutte le società con almeno due terzi della forza lavoro complessiva costituita da soggetti con laurea magistrale.
  • Possono usufruire delle condizioni di favore le società che detengono i diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato per il Registro Pubblico Ufficiale.

Le novità introdotte dal decreto esprimono l’esigenza di semplificare il sistema delle imprese italiano, uniformandolo ai modelli societari in vigore negli altri Stati Europei.

Riflessioni a margine sull’esigenza di adeguare il sistema del credito italiano

accesso al credito srlsLa nota dolente, tuttora irrisolta, rimane ed è relativa alla difficoltà dei neo imprenditori di accedere al credito e alle fonti di finanziamento bancarie.

Le società a capitale ridotto non offrono, proprio per loro natura, le garanzie necessarie affinché le banche possano finanziarle.

Per tentare di risolvere l’ormai nota difficoltà delle aziende di accedere al credito, oggetto di ampie discussioni, il testo normativo fa riferimento ad un auspicabile accordo tra il Ministero dell’Economia e l’ABI.

L’obiettivo è fornire credito a condizioni agevolate a coloro che intraprendano società a responsabilità limitata semplificata.

Al momento il tanto atteso accordo con il sistema bancario rimane un auspicio, sarà compito del Governo lavorare affinché il sistema bancario agevoli l’ingresso nel mondo del lavoro di tanti neo imprenditori.

Seguendo l’esempio di altri Stati come Francia, Germania e Inghilterra che stanno lavorando per sostenere la crescita di piccole e medie aziende. In Germania, ad esempio, lo scorso anno, la banca pubblica per lo sviluppo ha concesso direttamente alle piccole e medie imprese prestiti agevolati per quasi 70 miliardi, parte dei quali destinati a favorire progetti di internazionalizzazione.

Il governo di Londra ha, invece, adottato dal 2012, lo strumento del “funding for lending” il finanziamento agevolato che serve a ridare ossigeno alle pmi e all’economia reale e che si basa sul concetto che più una banca concede presiti più ne può contrarre ad un tasso più basso.

Sulla stessa linea il governo francese con Hollande e Moscovici che stanno predisponendo un pacchetto di interventi a favore delle aziende di piccole dimensioni attraverso semplificazioni e agevolazioni fiscali.