Le ultime novità sull’export di vino italiano in Cina.
Gli ultimi dati relativi all’importazione di vino in Cina mostrano un trend positivo, decisamente invitante per tutti i produttori mondiali.
L’import di vino in Cina è cresciuto dal 2008 a ritmi sostenuti, sulla spinta soprattutto dell’affermarsi di una nuova classe di ricchi che interpreta il vino come status symbol: simbolo quindi della sua affermazione sociale.
Lo testimoniano principalmente la scelta dei nuovi ricchi di preferire ai vini cinesi, tra i quali spicca il “Great Wall” vino prodotto nella provincia costiera di Shandong, le prestigiose etichette francesi di Bordeaux e di Chateau Lafite – Rothschild, arrivando anche a spendere cifre da capogiro e interessandosi più alla “notorietà della marca”che alla semplice qualità.
L’hanno capito per tempo i produttori di vino francese tanto che la Francia ha saputo conquistarsi una posizione di assoluto predominio, risultando oggi il primo Paese ad esportare vino in Cina, con quote che si attestano al 51% a dispetto dell’Italia che si attesta solo al sesto posto, con una percentuale di export del 6%.
Export in cifre
Ragionando in termini economici, per capire le potenziali entrate sulla bilancia economica dell’export, è sufficiente sapere che nel 2012 la Cina ha acquistato circa 1,58 miliardi di dollari di vino pari a circa 4 milioni di ettolitri di vino, per la maggior parte rosso.
La risposta italiana alla concorrenza francese
Alcune cose stanno cambiando anche nel nostro Paese, grazie ad una maggiore consapevolezza dei produttori italiani che, nonostante la crescita dell’export arrivata a 96 milioni, si possa lavorare meglio per guadagnare posizioni rispetto alla Francia e agli altri esportatori.
Soprattutto in una situazione economica poco rosea, lavorare per potenziare uno sbocco all’estero, soprattutto verso mercati emergenti come la Cina, rappresenta una valida risorsa per crescere e rimanere competitivi a livello globale.
Per questo il Ministero dello Sviluppo Economico ha promosso, nel mese di maggio, il programma “Vini italiani in Cina” con i quale intende far conoscere le eccellenze enologiche ai maggiori interlocutori cinesi come:
- Cofco Group: la più importante azienda di produzione, import e distribuzione alimentare del governo cinese.
- Vinotache: wine – blog molto popolare in Cina che tratta tutte le novità e i trend sul vino.
- Womai.com: uno dei principali siti di e-commerce dedicati al vino.
attraverso un tour nelle migliori cantine di Sicilia, Puglia, Toscana e Piemonte.
Gli operatori italiani sembrano aver finalmente compreso, anche se in ritardo rispetto ai cugini d’oltralpe, che per entrare nel mercato cinese, è fondamentale:
- Scegliere il canale distributivo locale diretto.
- Curare con attenzione le relazioni personali con gli operatori diretti.
Saltando i soliti agenti francesi e spagnoli che, fino ad oggi, non hanno spinto sul mercato cinesi i prodotti italiani.
Per questo, i produttori italiani di vino devono uscire fuori dall’isolamento, superare i vecchi modelli di vendita attraverso i vecchi circuiti delle fiere e unirsi per essere veramente forti su un mercato così importante e strategico per il comparto agro – alimentare italiano.